“Per noi è un’emozione indescrivibile essere ai Giochi Europei di Cracovia, è una giornata storica. Per il padel, essere per la prima volta parte di una manifestazione organizzata dai comitati olimpici europei è un traguardo impensabile fino a qualche anno fa, ma oggi è una realtà. Ben 24 nazioni sono presenti, con 128 atleti, garantendo uno spettacolo eccezionale in campo. Il nostro sport, che in passato era considerato solo un gioco, ha dimostrato di essere uno sport con la ‘S’ maiuscola. Questo è solo il primo passo, ma miriamo a raggiungere molte altre cose”.
Lo ha dichiarato Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale di padel (Fip), presente a Cracovia per i Giochi Europei, dove il padel ha debuttato ufficialmente con l’obiettivo di puntare alle Olimpiadi.
“L’obiettivo principale è offrire uno spettacolo straordinario qui e dimostrare al mondo olimpico e al pubblico di tutto il mondo le potenzialità del nostro sport. Se otteniamo un buon risultato qui, penso che potremo aspirare a qualcosa di più”, ha continuato Carraro, sottolineando successivamente il rapporto con il tennis e gli altri sport. E ha aggiunto: “Vogliamo collaborare e andare d’accordo con tutti gli altri sport. Abbiamo ottime relazioni con tutte le federazioni internazionali e rispettiamo l’autonomia di ogni sport”.
Attualmente, argentini e spagnoli dominano il ranking mondiale. “Ma qui vedremo che il divario si sta riducendo sempre di più. Dobbiamo puntare sui giovani e fare molto. Manifestazioni come questa permetteranno agli atleti di diventare anche economicamente più indipendenti. Credo che nei prossimi anni vedremo molte nuove nazioni che ambiranno a vincere competizioni come questa”, ha spiegato il numero uno del padel mondiale.
“Lo stato di salute del padel italiano è eccezionale. Oggi abbiamo oltre 8.000 campi e 1,2 milioni di praticanti. Il padel cresce ogni giorno di più e in modo positivo. Per assicurare che questa crescita non sia solo una moda passeggera, dobbiamo accompagnare tale sviluppo con strutture e programmi adeguati. In Italia, ci sono programmi per giovani, veterani, amatori, arbitri e allenatori, oltre a numerose competizioni a squadre. Stiamo facendo tutto ciò che è necessario affinché questo sport non sia solo una moda, ma una realtà in continua crescita, sia oggi che in futuro. A Cracovia avremo anche il doppio misto, qualcosa in cui crediamo moltissimo e che piace molto anche ai Comitati olimpici europei e nelle nostre interazioni con il CIO. Il doppio misto è uno spettacolo bellissimo e lo vedremo qui. Sarà solo la prima di molte altre volte”, ha concluso Carraro.